Orari Dicembre 2025
– Giovedì 18: 16:30-21:00
– Venerdì 19: 16:30-21:00
– Sabato 20: 16:30-21:00
– Domenica 21: 16:30-21:00*
– Lunedì 22: 16:30-21:00
– Martedì 23: 16:30-21:00
* VOSI – Versione originale sottotitolata in italiano, INGRESSO 5€.
Info biglietti
La prenotazione del posto viene assegnata esclusivamente all’emissione del biglietto in loco e non online.
La trama in breve
Monsieur Aznavour, diretto da Mehdi Idir, sceglie di affrontare questo percorso mettendo al centro non tanto il mito quanto la determinazione incrollabile dell’uomo: la fiducia assoluta nelle proprie possibilità, la convinzione – mai vacillante – di meritare un pubblico. È questa ostinazione, più ancora del talento, a diventare il vero motore narrativo del film.
Idir costruisce il racconto come una successione di prove, incontri e passaggi di testimone. Dal padre Aznavour eredita l’amore per la vita anche nelle ristrettezze materiali, una gioia resistente che non si spegne nemmeno nelle difficoltà più acute; da Édith Piaf, invece, apprende la fiducia feroce nel proprio talento, la necessità di difenderlo contro ogni avversità, anche quando il mondo sembra voltargli le spalle. Il film insiste su questi snodi formativi, disegnando un Aznavour che non smette mai di essere se stesso, né come uomo né come artista, e che sull’impossibilità di scindere l’esistenza dall’opera d’arte fonda la sua grandezza.
La scelta di Tahar Rahim nel ruolo del protagonista appare inizialmente spiazzante. La somiglianza fisica è limitata, l’origine etnica differente, e nemmeno il ricorso a un make-up marcato aiuta del tutto a colmare la distanza iconografica. Eppure, proprio qui Monsieur Aznavour trova una delle sue intuizioni più riuscite: Rahim non imita Aznavour, ma ne incarna lo spirito. L’abnegazione con cui l’attore si è preparato al ruolo – imparando a cantare e ballare – riflette perfettamente quel “volli, fortissimamente volli” che ha reso Aznavour un gigante della musica francese e internazionale. È un’interpretazione di fatica e volontà, più che di mimetismo.
Il film non elude alcuni aspetti oggi particolarmente sensibili, come la scelta controcorrente di Aznavour di scrivere un brano – “Comme ils disent” – sulla vita di un omosessuale e sulla discriminazione subita da quest’ultimo, gesto letto come segno di apertura e coraggio artistico. Tuttavia, Monsieur Aznavour rimane consapevolmente ancorato a una struttura di biopic classico, attento ai dettagli biografici e ai momenti-chiave più che al mistero dell’ispirazione. Ed è forse qui che emerge la fragilità inevitabile del genere: tradurre in immagini la nascita di una canzone, il tocco della musa, resta più complesso che raccontare il dato biografico nudo e crudo.